Newsletter 2-2015

 

Roma 25/05/2015
Lettera aperta al Ministro della salute Beatrice Lorenzin
Ill.mo Ministro,
i medici considerano da sempre il Ministero della salute come il punto di riferimento privilegiato per tutte le questioni che afferiscono alla sanità e per le problematiche legate alla loro professione. Da qualche tempo dobbiamo constatare che le questioni che abbiamo sottoposto al Ministero della salute non hanno ricevuto la dovuta attenzione, gli incontri già programmati sono stati rinviati sine die e problematiche legate a questioni rilevanti, come la gestione delle cure al paziente, sono rimaste in sospeso e lasciate alla mercé dell’agone mediatico, organizzato da corporazioni avide di riconoscimenti.
Riteniamo sia necessario restituire ai medici il giusto riconoscimento per l’attività che svolgono per la sanità del nostro paese, soprattutto riteniamo sia necessario ricucire lo strappo operato attraverso il comma 566 della L. 190/14, che ha limitato le competenze dei medici agli “atti complessi e specialistici di prevenzione, diagnosi, cura e terapia”. Come ha riconosciuto anche una recente sentenza del TAR del Lazio, in linea con le leggi vigenti, non può essere seriamente messo in dubbio che la netta separazione tra attività clinica e attività assistenziale è foriera di disfunzioni, in assenza di norme che raccordano armonicamente lo svolgimento concreto delle suddette attività.
Il paziente con i suoi problemi costituisce un unicum che non può essere spacchettato per soddisfare aspirazioni di carriera o immotivati ampliamenti di competenze, per tale motivo le chiediamo di volersi fare carico di questo grave problema che, a nostro avviso, deve passare attraverso l’abrogazione del citato comma 566 ed eventualmente una riforma che consenta di superare le problematiche emerse con il processo di aziendalizzazione.
Cordiali saluti.
AAROI EMAC Alessandro Vergallo
ANDI Gianfranco Prada
CIMO Riccardo Cassi
CIMOP Fausto Campanozzi
FESMED Carmine Gigli
FIMMG Giacomo Milillo
FIMP Giampietro Chiamenti
SBV Salvo Gibiino
SUMAI Roberto Lala