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la richiesta, sia da parte sindacale, che da parte della dirigenza del settore, della stabilizzazione dei contratti e con il superamento del lavoro precario. In Toscana, in particolare nell’area emergenza urgenza 118, vi lavorano circa 600 medici, solo la meta sono medici dipendenti, per la quota rimante, 150 sono medici convenzionati a tempo indeterminato con il con- tratto della medicina generale, gli altri hanno incarichi a tempo determinato di tipo subordinato ospedaliero, di convenzione, SU- MAI e di tipo libero professionale ... Una situazione che colpisce in modo incisivo nel servizio assisten- ziale, creando notevoli criticità e aumentando rischio clinico. CIMO Emergenza è convinta che per affrontare nuove s de orga- nizzative per la sostenibilità del si- stema sanitario pubblico naziona- le e regionale si debba trovare un nuovo modo di proporre salute anche nell’aree dell’emergenza urgenza, cosi come nel territorio e negli ospedali. Incontri e confron-
ti tra professionisti, come quello realizzato a Firenze il 30 gennaio 2016, dimostrano che è ancora possibile costruire momenti di confronto di alto pro lo necessari per promuovere, nel presente e nel futuro, la rete dell’emergenza urgenza.
è necessario che i manager e i professionisti, insieme, sviluppino costantemente e continuamente il dibattito, realizzando così, nei principi del governo clinico, le azioni necessarie per la piani ca- zione, la programmazione, la ge- stione, la veri ca e il monitoraggio delle attività e degli esiti; conside- rando e veri cando la qualità per- cepita dai cittadini.
La speranza è che la collabora- zione si concretizzi senza ritardo, con l’obiettivo di mantenere e tutelare sia il sistema sanitario pubblico regionale che quello na- zionale, promuovendo l’ef cacia e l’appropriatezza del sistema di emergenza urgenza che sempre di più sta diventando il biglietto da visita della sanità pubblica.
DallE rEGioni
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