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presentazione del patto Nfederativo cimo-FEsmED
el panorama del sinda- rappresentanza sindacale medica calismo che si occupa e che questo può avvenire solo at- di medici convenzionati traverso delle operazioni di accor- e dipendenti non si può pamento fra le OO.SS. che rap-
fare a meno di osservare che il presentano la dirigenza medica e
nuovE allEanzE
terio procedere alla scelta della OO.SS. con la quale accorparsi? Come districarsi fra le leggi e le norme che regolano la materia? Come superare la resistenza al cambiamento insita in ciascuno di noi e particolarmente radicata in chi per molti anni ha militato nella stessa O.S.?
In verità qualcosa si è già mosso e in questa fase di transizione, che vede bloccate dal 2009 la de nizione dei comparti e delle
aree di contrattazione, alcuni hanno dato per scontato che la dirigenza SPTA sarebbe stata riunita alla dirigen- za medica e veterinaria e hanno accolto fra le proprie  le dirigenti di professioni diverse da quella medica, non considerando a pieno le prevedi- bili dif coltà a rap- presentare interessi diversi. Altre OO.SS. invece hanno ritenuto che la speci cità della professione medica ri- chiedesse di essere rap- presentata in maniera pecu- liare ed esclusiva e questa è la scelta che hanno fatto CIMO e
FESMED.
Nel primo caso, infatti, prevale la visione del dirigente che origina dalla 502/99 (appiattimento dei livelli, burocrazia, budget virtuali, ecc.); nel secondo caso viene esal- tata prioritariamente la speci cità della professione medica, la dife- sa di una professione altamente specializzata che si considera non omologabile alle altre dirigen- ze presenti nella Pubblica am- ministrazione (prevalentemente gestionali-ammnistrative), e che utilizza gli strumenti del governo clinico.
contratto nazionale della Me- dicina generale viene discusso da quattro sigle sindacali, una delle quali ha la maggioranza assoluta delle deleghe.
Allo stesso modo, il contratto del- la Pediatria di libera scelta viene discusso da quattro OO.SS. una delle quali detiene la maggio- ranza assoluta delle dele-
ghe. La stessa identica situazione si ripresen- ta per il contratto della Medicina spe- cialistica ambulato- riale, veterinaria ed
altre professionali-
tà. Al contrario, il
contratto naziona-
le della dirigenza
medica e veterina-
ria (ex area IV) vede
schierate ben dieci
sigle sindacali e per
ottenere la maggioran-
za del 51% è necessario
che si raggiunga un ac-
cordo fra quattro o cinque OO.SS. Se a questo aggiun- giamo che la differenziazione delle linee programmatiche delle diverse OO.SS. non sempre è così evidente anzi, spesso si assiste alla ripresentazione dello stesso elenco di rivendicazioni, con dif- ferenze marginali fra una sigla e l’altra, c’è da chiedersi per quale motivo continui a sopravvivere un così elevato numero di sigle sin- dacali nell’area contrattuale della dirigenza medica.
Se si ri ette su questo si com- prende che la soluzione al proble- ma deve necessariamente seguire la via della sempli cazione della
veterinaria, anche con modalità e tempi diversi.
Benché questa analisi sia condi- visa da molti la sua attuazione presenta degli ostacoli non fa- cili da superare: con quale cri-
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