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proFEssioni sanitariE
guità contenute nel testo ma, so- prattutto, occorre confrontarsi su un comune progetto che valorizzi tutti i Professionisti nessuno esclu- so, ma che sia valido su tutto il territorio nazionale e non af dato ad iniziative regionali.
Sempre a proposito di commi contenuti nella nuova Legge di Stabilità, è possibile valorizzare le professioni de nanziando il SSN o bloccando e/o riducendo il salario accessorio? Di certo dobbiamo costatare che il comma 236 ha “sterilizzato” l’articolo 22 del Pat- to per la salute 2014-16 ed, allora, come si immagina di valorizzare la carriera gestionale e professio- nale del medico o lo sviluppo delle nuove competenze professionali?
Probabilmente le parole dovreb- bero essere “pesate” soprattutto da chi deve, prioritariamente, dar conto al “voto di ducia”.
Per concludere i comma 538-541 della recente Legge di Stabilità. Sono “estratti” di una importante riforma sulla responsabilità pro- fessionale che necessita di una urgente conclusione del proprio iter. Quale rischio? Ingenerare ul- teriore caos. Ad esempio l’audit o la denuncia anonima dei quasi errore sono enucleati da un con- testo normativo diverso ma, nel caso speci co, utilizzati per giu- sti care il parziale l’assunzione di personale sanitario per gli effetti derivanti dalle disposizioni in ma- teria di orario di lavoro.
In sintesi, non è accettabile che lo sviluppo di modelli organiz- zativi o le stesse aspettative dei pazienti e dei professionisti della sanità siano ostaggio di uno dei 735 (anno 2014) o 999 commi (anno 2015) di Leggi Finanziarie. Occorre una vera riforma che ab- bia una visione ampia e condi- visa proprio per evitare una sani- tà a pezzi, con meno diritti e più diseguaglianze.
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